Lavorare online: vendere e non svendere

La concorrenza online è sempre altissima: come vendere i propri servizi senza svendersi?

Popolo di lavoratori del web, popolo di web designer, start-up digitalizzate, copywriter e freelancer di ogni tipo: svendersi finirà per svendere la vostra vita (lavorativa).

Partiamo da un punto ben preciso: per vendere i propri servizi sul web a volte non occorre avere un prezzo competitivo. A volte basta affermarsi in un settore o più semplicemente permettere al cliente di percepire il giusto valore di ciò che stai offrendo.

Svendere non significa vendere. Sai quanti tuoi competitors hanno il tuo stesso prezzo o peggio un prezzo più basso? Meglio non dirtelo.

Allora, fatta questa premessa, ovvero che la svendita non è necessaria e che ci sono altri metodi per avere un business vincente, passiamo ai fatti.

Vendere online senza rimanere in mutande: specializzarsi

Occorre specializzarsi in un settore e occorre farlo nel migliore dei modi, targetizzando al meglio la tua fetta di mercato.

E’ come ritrovarsi davanti ad una tavola imbandita insieme ad altre 20 persone che muoiono di fame. Se avidamente e con un pizzico di presunzione pensi di poter mangiare un po’ di tutto, sei in errore. Il miglior modo di saziare il proprio stomaco è “buttarsi” su una o due prelibatezze specifiche.

Così funziona il mercato: una tavola imbandita da dove scegliere il proprio cibo.

C’è un dettaglio importante però che non coincide con questa metafora. Quando scegli i cibi da mangiare lo fai in base ai tuoi gusti personali, nel business, il più delle volte, i gusti personali devono lasciare spazio ad un’attenta analisi di mercato. Bisogna individuare una nicchia non totalmente satura e con margini di guadagno reali.

Maestra della specializzazione settoriale e non è la Apple, che ha la sua fetta di clienti super targetizzata in una fascia di prezzo alta, garantendo e trasmettendo ai suoi clienti un’altissima qualità del suo prodotto.

Altri esempi di specializzazione li troviamo nella “Razer“, produttrice di periferiche e hardware da “gaming”, tanto che il loro motto è “For Gamers. By Gamers” o la “Asrock“, specializzata nella vendita di schede madri per pc.

Tradotto vuol dire che se la tua passione sono i francobolli non vuol dire che tu debba aprire uno shop e vendere online dei francobolli, ne tanto meno puoi permetterti di vendere “di tutto un po’”.

Ottimizzare, sempre!

L’ottimizzazione è la chiave per avere un business vincente: ottimizza sempre, anche nella selezione dei clienti (si, hai letto bene, se ti “posizioni” bene puoi avere il lusso di scegliere).

Parliamo sempre di ottimizzazione sui siti web, di A/B test per migliorare le conversioni, tutte variabili da tenere sempre ben in considerazione perché fondamentali. Una case history molto interessante proviene da uno dei nostri lavori: Pianetaoutlet.it.

In questo caso siamo riusciti ad ottenere un incremento del tasso di conversione pari al 21%. Come ci siamo riusciti? Cambiando il pulsante pre-acquisto da “Procedi con il checkout” a “Procedi con l’ordine”(+8%), aggiungendo un plug-in per i feedback dei clienti (+6%) e mostrando nei prodotti il logo del produttore (+7%). Ovviamente ogni sito va analizzato e necessita di test: non vige una regola universale funzionante per tutti!

Detto ciò, non dimentichiamo che insieme a questi elementi bisogna ottimizzare il nostro personale modo di fare business. Ottimizzare la propria mentalità e renderla vincente: questo è il primo passo verso il business che conta (a proposito di mentalità, leggi l’articolo sul marketing comportamentale).

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