Nuovi dati sulla crescita dell’e-commerce: 2017 anno da incorniciare
17 Maggio 2017Vendere sui comparatori di prezzo
30 Maggio 2017Come fare per rendere la nostra azienda competitiva nel vasto mondo del web? Ecco le 3 regole da seguire!
Proprio qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo che parla della crescita dell’e-commerce in Italia:
dati veramente incoraggianti per questo 2017 e grande ottimismo per gli anni a venire.
Nonostante l’economia Italiana non sia delle migliori, il commercio online non smette di crescere (e non smette di farlo a ritmi sostenuti).
Tanti imprenditori si stanno finalmente rendendosi conto di quanto sia importante portare (o creare) il proprio business sulla rete, ma molti, purtroppo, non prendono in considerazione un elemento importante: la competitività che c’è sul web.
Sì, se da una parte il bacino di utenza a cui possiamo rivolgersi è di tutt’altra portata rispetto ad un negozio fisico, dall’altra siamo sicuramente esposti ad una concorrenza più vasta, agguerrita… spietata!
Ovviamente questo non vuol dire che bisogna rinunciare a questo interessantissimo business (ci mancherebbe!), ma, per evitare brutte sorprese, bisogna affrontarlo con le giuste armi:
guai a farsi cogliere impreparati, occorrono i giusti mezzi e le giuste strategie!
Ecco 3 regole alle quali prestare attenzione quando si crea un business online.
Nicchia di mercato: non diventare un general store
La prima regola da seguire per non sprofondare nell’oceano del business online è quella di specializzarsi su una determinata nicchia.
“Trova la giusta nicchia ed avrai trovato un tesoro”.
Le sorti del nostro business possono essere segnate già nel momento in cui decidiamo cosa andremo a proporre ai nostri clienti (in questo articolo trovi esempi di negozi di nicchia).
Prima di iniziare a vendere online bisognerebbe analizzare attentamente il mercato (ed uso il condizionale perché purtroppo spesso è qualcosa a cui non si da peso).
Ad oggi è davvero da incoscienti buttarsi a capofitto su settori altamente competitivi (e saturi), ed è ancora più da incoscienti pensare di fare business generalizzando la propria offerta.
Esempio pratico.
Aprire un e-commerce che vende elettrodomestici, prodotti di informatica, software e console da gioco significa generalizzare, non intercettare una nicchia specifica.
Aprire un e-commerce che vende componentistica hardware per MAC significa scegliere una nicchia (anche abbastanza importante) sulla quale basare il proprio business.
Il giusto investimento
Uno dei falsi miti che ha preso piede nel tempo è quello di non avere necessità di investire chissà quali somme di denaro negli store online.
E’ vero, con le nuove piattaforme i costi, in ambito di costruzione dell’e-commerce, si sono notevolmente abbassati, ma, come detto in precedenza, il vero ostacolo rimane la concorrenza.
Per emergere occorre una strategia di marketing, per intercettare le proprie buyer personas, per posizionarsi sui motori di ricerca e per creare (ed affermare) la propria brand identity (sul web e sui social).
Ovviamente, alle spese della strategia di marketing, vanno aggiunte quelle più classiche:
server, costruzione e-commerce, prodotti, spese di affitto (se necessario, ad esempio affittare un locale uso magazzino), e per ultime (non per importanza), tutte le spese relative alla burocrazia/tassazione.
Con questo non vogliamo dire che per aprire un e-commerce occorre avere grandissimi capitali a disposizione, ma non bisogna neanche pensare che le spese non ci siano! Bisogna mettersi in testa una volta per tutte che aprire un e-commerce non è meno costoso rispetto ad aprire un negozio fisico.
In italia aprire un franchising serio (non mi riferisco a quelle stupidaggini tipo sigarette elettroniche o patatine fritte) ma ad aziende serie nell’ambito della ristorazione o calzature costa dai 35.000 ai quasi 100.000 euro.
Secondo un’indagine condotta da Casaleggio e Associati una piccola impresa dovrebbe investire almeno 24.000 euro l’anno nel marketing tra costi di agenzia, server, Google, Facebook, newsletter ecc..
Il consiglio è di fare un business plan e calcolare bene le voci relative agli investimenti sul marketing, spesso sottovalutati, ma che in realtà sono fondamentali per raggiungere il successo online con il proprio business.
Qualcosa che non puoi comprare: il tempo e le competenze
Due punti in uno: tempo e competenze.
Il mio collega Nicola mi ha sempre detto (e io concordo):
“se apri un e-commerce (come qualsiasi tipo di attività) devi conoscere la base di tutto e partire dal basso! Dal fare i pacchi, le foto, al caricamento prodotti, spedizioni ecc. Ovviamente è importante avere nozioni di marketing e managment, in questo modo sai tutto della tua azienda e sopratutto conosci le tempistiche, in modo tale da non farti trovare impreparato quando gli altri lo faranno per te”.
La soluzione ideale sarebbe far pratica da qualcun’altro (anche gratis) per non partire proprio da 0.
Strettamente collegati tra loro, a differenza degli investimenti che puoi fare, tempo e competenze sono 2 fattori che non si possono acquistare con il denaro, ma che servono tanto quanto quest’ultimo.
Investire non è sinonimo di successo:
bisogna farlo in modo intelligente e valutando piattaforme, servizi e strategie che si vanno ad acquistare.
Per non sbagliare, occorre farsi trovare preparati, oppure, in alternativa, bisogna avere la fortuna e l’intuizione di affidarsi alle persone giuste.
Altre competenze, non legate necessariamente al marketing e alla creazione di una brand identity, come possono essere la gestione del magazzino, dell’assistenza clienti, delle spedizioni, si acquisiscono con il tempo:
investire il proprio tempo per migliorare, capire e studiare questi aspetti è un percorso necessario per la crescita della propria azienda online.
Inutile dire inoltre che portare avanti un’attività online richiede tempo e abnegazione:
nessuno regala niente, tanto meno il web!
Ma quindi conviene aprire un e-commerce?
Aprire un e-commerce non è una scelta vincente, è La scelta vincente!
Pensare di sbarcare nel mondo del commercio dalla porta dell’offline, oggi, non ha quasi più senso.
In un mondo dove ci scambiamo informazioni in continuazione con un click (o un “tap”, nel caso dei dispositivi mobili, tablet e smartphone), dove tutti possediamo uno o addirittura più smartphone, siamo connessi costantemente sul web e passiamo ore delle nostre giornate a vagare sui social network, approdare online è di vitale importanza, apre opportunità che l’offline non può e non potrà mai offrire.
Aprire un e-commerce può sicuramente essere una scelta vincente, a patto di muovere i giusti passi, affidandosi ad esperti del settore e dedicando alla propria attività il tempo necessario:
i risultati, quando si lavora nel modo giusto, con il tempo arrivano.
Una testimonianza diretta è quella di uno dei nostri clienti, Pianeta Outlet, dove siamo riusciti a passare da 0 a 230 ordini al giorno, e ad entrare nella speciale classifica redatta dal Financial Times: scopri di più nella nostra case history!