Molto spesso abbiamo ribadito quanto sia importante avere un sito ottimizzato, user friendly, “mobile ready“, un server veloce, poche distrazioni e numerosi altri aspetti.
Queste componenti però a volte non bastano per avere delle conversioni soddisfacenti.
La prima cosa da fare quando si ha un sito/e-commerce è quella di monitorare gli utenti, registrando dati da cui poi poter estrapolare un quadro comportamentale ben delineato.
Se non hai attivo sul tuo sito nessuno strumento che ti mostri cosa fanno i tuoi utenti, devo darti una brutta notizia: sei messo male!
Monitorare le azioni dell’utente è ciò che ti permetterà di migliorare determinate aree del tuo sito e di conseguenza aumentare le conversioni.
Uno dei modi più semplici, oltre ai sistemi di statistiche e semplicemente chiedere ai tuoi utenti cosa modificare sul sito (per approfondire leggi questo articolo), sono le Heatmap (le mappe di calore) per vedere le parti più cliccate dei tuoi utenti.
Questo significa aumentare le vendite con lo stesso traffico, senza dover passare per l’acquisizione di nuovi clienti.
Cosa si può (e si deve) monitorare su un e-commerce? Vediamo qualche punto chiave.
Con appositi strumenti di settore si può intervenire sulle pagine del nostro e-commerce a secondo del comportamento dell’utente. Ad esempio, se sta dirigendo la freccia del mouse verso la “X” per chiudere la nostra pagina, potremmo far apparire un riquadro che induca l’utente a non abbandonare (come ad esempio un codice sconto). E’ possibile fare tutto questo con dei moduli di Prestashop, Magento ecc o con strumenti più avanzati tipo Marketizzator o popup domination (sul web ne sono presenti a decine).
Esistono anche le personalizzazioni real time, che adattano il sito (grafiche, prodotti da suggerire etc.) in base al comportamento dell’utente. Ciò significa costruire un sito su misura per ogni tipologia di utente: un po’ difficoltoso ed esoso, ma capace di generare grandi percentuali di conversione.
Secondo i dati di Mojn.com (dati però raccolti nel panorama USA, dove sono molto avanti rispetto a noi con l’e-commerce e le vendite online in generale):
Sono dati da prendere con le pinze, visto che in America sono 5 anni avanti a noi, ma bisogna pensare con la testa proiettata al futuro!
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