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29 Dicembre 2016I carrelli abbandonati sono un problema, specialmente quando ad abbandonarli sono in troppi! Corriamo ai ripari: 7 errori comuni da correggere!
Diciamolo chiaramente: i carrelli abbandonati sono un vero e proprio problema!
In un articolo precedente abbiamo parlato perché i clienti abbandonano il processo di acquisto (clicca qui per leggerlo)
Ad un passo dall’acquisto il cliente scappa via… ciò che ne segue è una bella sbuffata di chi cerca ogni giorno di vendere e restare competitivo sul mercato.
Ciò che bisogna fare però, è smettere di sbuffare e analizzare i dati (per poi passare all’azione).
Se troppe persone abbandonano i nostri carrelli significa che c’è qualcosa nel nostro sito che va rivisto, modificato e migliorato.
Bisogna aumentare le conversioni!
Naturalmente ogni caso andrebbe studiato singolarmente, in modo tale da individuare i punti critici e migliorarli (magari effettuando degli a/b test), ma, in generale, ci sono degli errori comuni molto diffusi che affliggono gli e-commerce.
Vediamo quali sono.
7 errori che stanno contribuendo all’abbandono del carrello
I punti che seguono non sono elencati in un ordine di “importanza”, in quanto ogni dettaglio, ogni piccolo elemento fuori posto può spostare buone percentuali di conversioni.
Informazioni di contatto e societarie non reperibili facilmente
Un errore banale, ma che ha grande peso nella sorte di una vendita.
Non rendere le informazioni di contatto ben visibili equivale a creare dubbi al cliente:
quest’ultimo si aspetta di poter contattare con facilità l’azienda in caso di problemi di qualsiasi entità (pagamenti, resi, informazioni sui prodotti etc. etc.) e si sente più sicuro quando può constatare quale azienda ci sia dietro l’e-commerce.
Check out diviso in troppi step
Errore tipico di molti e-commerce è quello di rendere il check-out un processo infinito.
Creare 3/4 step per portare a termine un acquisto equivale a mettere tra il cliente e l’acquisto degli ostacoli, degli spunti di riflessione per poter cambiare idea e tornare sui propri passi!
La soluzione migliore è dividere il processo di acquisto in 2 semplici step o, ancora meglio, permettere di acquistare con uno step singolo (il famoso “acquista con un click”, presente anche su Amazon).
E-commerce lento
Uno dei maggiori indiziati per l’abbandono dei carrelli (e del sito in generale) è sicuramente il fattore “velocità”.
Un sito “pesante” metterà a dura prova la pazienza del cliente, e, molto probabilmente, quest’ultimo finirà per abbandonarlo prima che abbia il tempo di acquistare.
Un dato inequivocabile e misurato:
i siti che impiegano più di 3/4 secondi a caricare una pagina perdono minimo il 25% degli utenti; le percentuali salgono vertiginosamente al salire dei tempi di caricamento (avere un sito che carica le proprie pagine in 7/8 secondi è un suicidio commerciale).
Bisogna ottimizzare ogni singola pagina e restare su tempi accettabili, solo in questo modo si evita il fuggi fuggi generale!
Opzioni di pagamento
Spesso si sottovaluta l’importanza di avere più opzioni di pagamento: niente di più sbagliato.
Ormai diamo troppo per scontato che tutti usino le carte di credito ma, in realtà, molti preferiscono il sempreverde pagamento alla consegna o il bonifico bancario.
C’è un metodo di pagamento più valido degli altri?
No.
La soluzione migliore è proporne diversi, in modo tale da permettere al cliente di scegliere quello che gli è più congeniale.
Opzioni di consegna
Come per le opzioni di pagamento, anche la consegna necessita di più alternative.
Fornire una sola opzione di consegna non è la soluzione migliore (anche se questa è gratuita).
Esempio:
spedizione gratuita in 4 giorni lavorativi.
Se questa opzione è la sola ed unica
Registrazione obbligatoria
Perché rendere la registrazione obbligatoria?
Ti invito a leggere l’articolo presente qui su Sos Conversioni, “Registrazione obbligatoria: stai dimezzando il tuo business“.
Noterai come questa scelta non paghi, anzi… contribuisce pesantemente alla sfilza dei carrelli abbandonati sugli e-commerce!
Niente riprova sociale
Dobbiamo sempre ricordare che stiamo vendendo sul web: niente contatto fisico, niente strette di mano o sguardi rassicuranti.
Come fa il cliente a fidarsi di noi?
Certo, un sito ben fatto e tutti i dati societari ben visibili aiutano, ma a volte potrebbero non essere sufficienti per togliere qualsiasi dubbio.
In questo caso ci vengono in soccorso i social network ed i feedback degli stessi utenti!
Avere dei canali social (attivi, non abbandonati a loro stessi!) aiuta molto:
questi ci rendono più “umani” agli occhi delle persone e permettono di interagire facilmente.
Spazio anche alle recensioni:
sono un’arma vincente ma… occhio a lavorare bene!
L’ultimo consiglio (extra) che posso darti è quello di utilizzare un modulo per il recupero dei carrelli abbandonati, se cerchi su Google ce ne sono a decine per Prestashop, Magento o Woocomerce.
Questi erano i 7 errori da evitare per arginare il problema dei carrelli abbandonati.
Vuoi conoscere altre strategie?
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